Cari amici,
13 e 14 Agosto, centinaia di persone in fuga da Carrefour-Feuilles. La famigerata banda di Grand-Ravine, con a capo un certo Renel Destina, alias “Ti Lapli” (pioggerellina) ha invaso diversi quartieri della zona con l’intenzine di occuparli. Donne, bambini e anziani in fuga con le poche cose che hanno potuto salvare, fra spari, panico, baracche in fiamme e il terrore negli occhi. Nulla ha potuto arrestare l’avanzata di questa banda che nel giro di un paio di settimane era gia padrona dell’intera zona.
La tecnica e quella di bruciare baracche e occupare case decenti che in seguito diventeranno residenze ‘antenne’ di gruppi di criminali. La polizia ha comunicato di aver rafforzato la loro presenza in un paio di punti strategici ma tutti sanno che la polizia non ha ne mezzi ne motivazione per confrontarsi con queste bande.
La crisi nel paese comincio nel 2019 ma e da due anni che una lenta ma inesorabile discesa in uno stato di anarchia, sembra inarrestabile e ormai si dice che quasi il 90% della capitale sia totalmente in mano a questi banditi. Una volta occupata una zona, queste bande di criminali si guadagnano fama fra le bande della capitale e poi per vivere cominciano con il loro regno di terrore fatto di sequestri di persona, tasse imposte a tutti i tassabili con la raccolta della busta e fatta a mano. Si tassano anche i tap-tap, piccoli taxi locali che sono praticamente dei pick-up carichi di gente, camion che fanno trasporti, scuole, container che escono dal porto, camion che fanno trasporto di merci verso la provincia e tanto ancora. Le ripercussioni economiche sono spaventose e la gente vive un’incubo inimmaginabile. Nei quartieri piu poveri, questi warlords, signori della guerra, fanno quello che vogliono tipo entrare nelle case e violentare donne e bambine o partire con i ragazzi piu giovani per arruolarli nel loro gruppo. In una tale situazione, l’economia e in ginocchio, la gente ha fame, tanti negozi hanno dovuto chiudere, i prezzi sono saliti ancora di piu e in un contesto del genere diverse organizzazioni umanitarie sono obbligate a contenere il loro raggio di azione o a chiudere completamente e andarsene.
La zona della ‘Plaine’, dove si trova la missione e le scuole, e una zona periferica e tutto quello che ho descritto sopra succede anche qui ma diciamo che il capo banda sembra essere un poco piu ‘umano’ e la situazione e un po piu vivibile.
La “Fondation Lakay Mwen” opera tuttora sul terreno. Mi tocca pagare la tassa mensile e fare un bel sorriso diplomatico con questi banditi quando vengono a ‘salutarmi’. Devo dire che non vengono con la forza o pretendendo una cifra X, loro sono la legge e quelli che difendono la zona e vedono ‘normale’ che anche noi aiutiamo………quindi, restiamo in vita oggi per poter combattere domani. Nel frattempo, da Dicembre scorso, le scuole hanno potuto funzionare per circa 3000 bambini e con le scuole e’ un piccolo paradiso che si apre per questi bambini che vivono in situazioni di estrema poverta. Almeno nelle scuole 1200 bambini piu piccoli mangiano ogni giorno e tutti giocano e ridono e studiano e interagiscono come quello che sono alla loro eta, e cioe bambini. Una volta tornati a casa torna la paura, l’ansia, la fame e le dure difficolta di una vita quotidiana che non si meritano ma che purtroppo si ritrovano nella loro vita.
In un tale clima, che continua a essere imprevedibile , pericoloso e volatile il loro cammino scolastico e fortemente destabilizzato. Se qualche anno fa si poteva stabilire un programma scolastico che poteva essere coperto in 8-10 mesi, ora e difficile prevedere come andra l’anno e quanti giorni si perderanno di scuola a causa di fermature varie e a singhiozzo durante l’anno. Il risultato e che tanti bambini, quando l’anno finisce, sono bocciati e devono ripetere la classe oppure si trasferiscono con famiglia o in altre zone della capitale o in paesini di provincia. Lo scorso anno abbiamo inserito nelle scuole circa 600 bambini, quasi tutti di famiglie costrette a fuggire da zone di citta invase da banditi senza scrupoli. Famiglie che in questa zona della Plaine hanno trovato riparo e spesso accolti provvisoriamente da amici o parenti. Accogliere questi bambini e stato di grande aiuto per tanti parenti, spesso mamme con 3-5 o piu figli e solo 50 di questi bambini mancavano all’appello a fine anno.
Vi chiedo di essere pazienti con il bambino/studente che state accompagnando. L’ideale sarebbe che tutti siano promossi con buoni voti ogni anno ma la realta e ben altra e quindi vi chiedo di essere pazienti o di continuare a sostenere il vostro o un’altro bambino se il vostro, per una ragione o un’altra, non c’e piu nella scuola. Purtroppo anche studenti della Secondaria (Liceo) ai quali mancano 2-3 o 1 anno per diplomarsi hanno abbandonato improvvisamente negli ultimi due anni. Le ragioni principali sono o gravida per le ragazzine o che devono trovare lavoro e aiutare la famiglia per i giovani. In questi casi mi fa veramente male al cuore, abbandonare quando hanno quasi finito, ma purtroppo e’ cosi’.
Le scuole hanno chiuso verso fine Luglio e Agosto e stato un mese intenso per fare tanti lavori di manutenzione e ripitturarte la scuola e coprire il muro esterno di murales freschi e gioiosi che dicono che siamo pronti a ricominciare un nuovo anno malgrado le tante difficolta. Devo ammettere che e un’impresa tenere aperta la missione per mille ragioni ma parlo spesso dell’importanza della PRESENZA fisica in questi quartieri, del fatto che cercando di restare qui dove siamo malgrado le difficolta, e in 25 anni di presenza ce ne sono state molte, e un messaggio che forse da a loro un po di speranza in piu, chissa…..mi piace pensarlo.
E la stagione degli avocado. Belli, naturali e freschi. Un dono della natura per questo paese, cosi come mango, ananas, noci di cocco canna da zucchero e altro. DI solito costano poco e si trovano dappertutto e sono venduti da tante ambulanti. Purtroppo quest’anno, la strada che porta verso il nord, dove sono coltivati per lo piu, pullula di banditi che fermano macchine e camion e chiedono il “pedaggio” e quindi il trasporto anche degli avocado e difficoltoso e laborioso ma in qualche modo la mamma di Azor Bernika, una bambinetta sveglia della scuola, riesce ad averli e 2-3 volte alla settimana ecco la bambinetta che arriva con un grosso paniere sulla testa carico di avocado da vendere. Li porta in cucina, prende i soldi della vendita e poi resta nel cortile un po, a giocare con altri bambini e prima di andarsene non manca di chiedere quando apre la scuola e questo mi fa pensare che probabilmente anche ai bambini manca la scuola quando e chiusa. Quello che la scuola porta a loro va oltre al cibo, allo studiare, ai risultati, alla disciplina, a quello che noi adullti pensiamo
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